Coronavirus tra psicosi e vita di tutti i giorni

In questi giorni ci troviamo a vivere il Coronavirus tra la psicosi, presa a molti, e la vita di tutti i giorni che ognuno di noi deve portare avanti…
Il lavoro, gli impegni, le scadenze, tutto o quasi viene influenzato da questo virus che ha avuto origine dalla provincia di Hubei, con capitale Wuhan, e che in poco tempo si è sparso per quasi tutto il mondo

Le testate giornalistiche ed i mezzi d’informazione, specialmente da quando il coronavirus si è propagato per alcune regioni del nord Italia, hanno preso a sfornare articoli su articoli, dirette, informazioni h24, che per carità può essere utile, ma che sta creando in una parte della popolazione una sorta di psicosi, di gran paura, che ha portato a stati d’ansia ed a comportamenti magari eccessivi…

La domanda che uno si pone è qual’è la verità? Come ci si dovrebbe comportare?

Per il lavoro che faccio mi arrivano aggiornamenti costanti, molto più frequenti e diretti, rispetti a quelli che arrivano alla maggior parte della popolazione, e lo ammetto, quando c’è stata l’esplosione di quasi 100 casi di contagio in 24 ore in nord Italia questo fine settimana, un pò di preoccupazione è salita anche a me.

Poi però mi sono preso un pò di tempo per documentarmi e ragionare, silenziando giornali, tg, e mezzi d’informazioni vari, soprattutto social…

Dunque, stiamo parlando di un ceppo influenzale, non lo possiamo derubricare a “semplice influenza” come fanno molti perchè ovviamente così non è, visti i casi di ricovero in terapia intensiva, però neanche stiamo parlando di una malattia con una mortalità in stile Ebola…
Stiamo parlando di una sindrome influenzale per cui il nostro corpo, nel caso venissimo contagiati e fossimo in perfetta salute, si prenderà del tempo per combatterla e creare gli anticorpi.
Non sto sottovalutando la cosa, sto semplicemente riportando il virus al suo stato “primordiale” e cioè di una influenza a cui il nostro corpo in caso dovrà fare fronte.
Se siamo in forma ed abbiamo un’età inferiore ai 75 anni il tutto si risolverà con minimo un raffreddore e massimo con problemi respiratori che saranno affrontati dalle strutture ospedaliere (ma questa è proprio l’ipotesi più nera, ma il pericolo di vita è veramente molto molto basso.
Se abbiamo più di 75 anni o problemi di salute pregressi, siamo ovviamente una categoria più a rischio, ma anche qui a meno di quadri clinici già parecchio compromessi, il fattore di mortalità è ancora parecchio basso.
Cosa fare quindi? Fare attenzione, lavarsi bene e spesso le mani se si è fuori casa e ricordarsi di farlo appena si torno, lavarsi il viso spesso ed evitare, mentre si è fuori, di toccare bocca, naso e occhi con le mani.
Diciamo le regole di igiene base, solo un pò più esasperate… non vi dovete fare il bagno nell’Amuchina! :P

Quindi come si dice secondo me la verità “sta nel mezzo”…

Il Coronavirus non è una semplice influenza, ma non siamo neanche di fronte ad una nuova Ebola…

La domanda che già sento è “Allora perchè chiudono tutto”? Perchè come dicevo prima è un’influenza che non si conosce e non si sa in che modo può reagire il fisico di ognuno di noi, ed ovviamente meno casi si riesce ad avere, più bassa è la possibilità che ce ne siano di gravi a cui far fronte…

Possiamo solo aspettare che passi, ognuno di noi affrontandola come meglio crede, ma cercando di non farci prendere dal panico, perchè avere una paura irrazionale non aiuta :)

Pubblicato da Luigi

Fotografo professionista di Roma, mi occupo di vari settori, dallo spettacolo, allo sport, al reportage, ai viaggi... Emotivo, sentimentale, ma anche pragmatico... Sono uno curioso e sempre alla ricerva di nuovi stimoli Per informazioni [email protected]

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