Sochi e l’Olimpiade blindata, l’aria che si respira tra gli addetti ai lavori

Le Olimpiadi dovrebbero essere un pccasione di divertimento, di lavoro, di competizione, un modo per mettersi alla prova, per vedere se il duro allenamento a cui ci si è sottoposti negli anni può portare a qualche risultato! Questo dovrebbero essere le Olimpiadi…

Ma queste non sono le premesse per le Olimpiadi invernali di Sochi in Russia.

Purtroppo passeranno alla storia come le Olimpiadi invernali con la più alta sicurezza mai messa in campo, dopo l’attentato nella stazione di Volgograd, la tensione è salita molto, e con essa la preoccupazione sia di atleti che “addetti ai lavori” che si recheranno sul posto…

Ho parecchi amici e colleghi fotografi che si stanno preparando alla partenza ed in questi giorni stiamo cercando di sdrammatizzare la cosa con battute del tipo “Che cosa posso indossare sopra ad un giubbetto antiproiettile? Non vorrei mi ingrassasse”, ed un “Spero che i ragazzi e le ragazze della scorta armata siano simpatici!”, ma la preoccupazione di tutti quanti è palese, specialmente dopo le mail di minaccia arrivate alle sedi dei Comitati Olimpici di Italia, Ungheria, Slovenia ed altri paesi…

La Russia si è affrettata a comunicare che si trattava di un’unica mano che è già stata individuata e fermata, ma la tensione rimane…

La Russia… già… e qual’è stata la reazione del paese ex sovietico a tutto ciò? Ovviamente di buttare acqua sul fuoco bollando come esagerazione l’agitazione che si sta creando (però intanto hanno praticamente blindato l’Olimpiade) e anzi incolpando “l’Occidente” di voler screditare la loro organizzazione… “Risponderemo con i fatti e con una grande Olimpiade all’opera di screditamento che si sta facendo!” Io lo spero, ma la preoccupazione all’interno delle squadre, tecnici, fotografi, ecc ecc che dovranno andare sul posto si respira, perchè vai lì sapendo di essere in un luogo “bersaglio”, e di questo periodo con l’estremismo Islamico che pensa a gesti eclatanti, non è proprio il luogo dove vorresti andare, o essere…

La mia speranza è che tutta questa tensione e preoccupazione siano infondate, che l’Olimpiade di Sochi sia una festa dello sport e per lo sport e che tutti quelli che saranno li in quei giorni possano ammirare l’organizzazione dell’Olimpiade invernale russa senza doversi preoccupare o senza stare con l’ansia… so che quest’ultima parte sarà difficile, ma auguro a tutti di riuscire almeno a lavorare serenamente

Sochi 2014

Pubblicato da Luigi

Fotografo professionista di Roma, mi occupo di vari settori, dallo spettacolo, allo sport, al reportage, ai viaggi... Emotivo, sentimentale, ma anche pragmatico... Sono uno curioso e sempre alla ricerva di nuovi stimoli Per informazioni [email protected]

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